Musicoterapia
Musicoterapia
Impegnati anche nel sociale, i Suoni Antichi dal 2017 hanno intrapreso un importante percorso in qualità di "musicoterapista" insegnando la musica della tradizione maceratese agli ospiti di alcuni centri di igiene mentale attivissimi nel Casertano. Preziosa così è divenuta la collaborazione con il Consorzio di Cooperative Sociali Icaro, in particolare la Cooperativa Sociale Aria Nuova di Galluccio, e il pluriennale progetto "Meglio Insieme" dedicato all'inclusione, attraverso la nostra musica percussiva, di soggetti con disagio mentale che hanno la necessità di migliorare le proprie capacità attentive e relazionali.
Negli anni, con la presenza di importanti artisti del panorama musicale italiano ed esponenti della medicina regionale, hanno svolto numerose iniziative presso i più importanti teatri campani riuscendo, in alcuni casi, a potenziare le capacità dei ragazzi, diventati ormai grandi amici. Heritage Alive, una nota rivista di medicina internazionale, ha dedicato numerosi articoli al loro innovativo metodo musicoterapico riconoscendolo quale metodo di cura alternativo per le patologie psichiche.
É possibile usare la musica percussiva della tradizione di Macerata Campania come forma di terapia alternativa al disagio psichiatrico?
La risposta la troviamo nell'importante esperienza che ha coinvolto l'Associazione Suoni Antichi i Bottari di Macerata Campania e le comunità Falco e Futuro di Galluccio (Campania) gestite dalla cooperativa sociale Aria Nuova, protagonisti di una straordinaria collaborazione che ha avuto come obiettivo principale il coinvolgimento degli utenti psichiatrici nella realizzazione di progetti da presentare in appositi spettacoli a teatro. La scelta di ricorrere alla musica dei "bottari" riguarda la familiarità del suono percussivo, un suono la cui ritmicità risulta essere un fattore fondamentale nel trattamento dei disturbi psichici. Il ritmo mentale, infatti, richiede regolarità , perché questa è sicurezza, è familiarità . Da un punto di vista più tecnico, è dimostrato che le percussioni musicali esercitano un messaggio benefico sui nostri organi e tessuti, favorendo il rilascio di blocchi fisici ed emotivi. Per queste ragioni si è deciso di coinvolgere otto utenti psichiatrici in un laboratorio di musicoterapia realizzato dai Suoni Antichi ed in particolare da Raffaele Piccirillo, Mario Celato, Francesco Caserta ed Antonio Piccirillo, con la collaborazione degli operatori sociali della cooperativa. L'obiettivo era portare gli utenti coinvolti ad apprendere il ritmo della tarantella suonando i 3 strumenti tipici della centenaria tradizione di Macerata Campania: tini, falci e botti. Per due mesi, da gennaio a marzo dello scorso anno, gli utenti hanno partecipato attivamente e con entusiasmo alle prove che si svolgevano una volta a settimana presso la struttura riabilitativa di Galluccio. Durante le prove sono state superate tutte le difficoltà iniziali dovute alla tipologia di utenti coinvolti, le cui patologie implicano bassi livelli di concentrazione e di attenzione, difficoltà nella coordinazione motoria nonché difficoltà relazionali. Ciononostante, dopo sole poche settimane di prove gli utenti sono riusciti ad esibirsi a teatro, affrontando, senza alcuna reticenza e, soprattutto, senza commettere errori, un'esibizione musicale in un contesto performativo ad alto livello emotivo.
Questa esperienza può essere dunque definita come una vera e propria musicoterapia, nel senso di un intervento non farmacologico che mira ad accrescere il benessere emotivo attraverso la stimolazione cognitiva e l'interazione sociale. Ciò acquista maggiore rilevanza in virtù di due aspetti trasversali al progetto in questione: 1. la messa in scena di uno spettacolo teatrale e quindi l'esibizione davanti ad un pubblico; 2. il rapporto tra utenti e Suoni Antichi: confidenziale ed emotivo. Di fatti, l'attività musicale, e la connessa attività teatrale costituiscono potenti elementi migliorativi capaci di apportare agli utenti coinvolti, una serie di benefici personali, culturali e sociali.L'esibizione in teatro rappresenta un'occasione per attivare competenze personali su più livelli: presenza puntuale alle prove, realizzazione dello spettacolo e gestione dell'emotività che ne deriva, miglioramento della capacità di memorizzazione, dell'autostima personale, rafforzamento dell'identità e della capacità di stare in gruppo e di esercitare ruoli diversi. Inoltre, la preparazione e la realizzazione di prodotti artistici in collaborazione con persone esterne al Servizio di salute mentale, possono contribuire a migliorare il benessere sociale, rafforzando le capacità relazionali e avviando un processo volto a consolidare un sistema di relazioni positive costruite sul territorio circostante e all'interno della stessa comunità riabilitativa. I risultati ottenuti hanno, dunque, di gran lunga superato quelli attesi: non solo gli utenti si sono esibiti con successo allo spettacolo di marzo, ma hanno preparato altre due esibizioni musicali, a maggio e a dicembre dello stesso 2016, con il medesimo impegno e fervore manifestando quotidianamente una serie di miglioramenti dal punto di vista psicofisico. Addirittura, dopo i primi due mesi di esercitazioni in struttura, gli utenti hanno accolto con entusiasmo la possibilità di fare le prove a Macerata Campania: un'esperienza in un contesto nuovo rispetto a quello abituale, in un territorio diverso da quello di riferimento ed una socializzazione più vasta. L'iniziativa si inserisce in un particolare programma di riabilitazione per utenti psichiatrici, noto come Progetto Meglio Insieme, il quale si pone come obiettivo principale l'apertura di canali nuovi e stimolanti che siano occasione di crescita emotiva e di integrazione sociale a favore di persone affette da disagio mentale. Visti i risultati ottenuti, la collaborazione tra Suoni Antichi e la Cooperativa Aria Nuova continua tutt'oggi.